Camminare, fonte di meditazione

Camminare. Camminare non è solo un semplice spostarsi da un luogo ad un altro. O meglio. Può non esser solo quello. Che sia un trekking, una passeggiata verso il supermercato o una corsa nel bosco, la camminata può essere un viaggio in noi stessi. Chi ha provato a camminare in montagna lo sa.  Dopo 10 minuti il nostro corpo, desueto allo sforzo del cammino, ci chiede di fermarsi. Eppure lo sforzo camminativo è solo questione di abitudine: se ci si sforza di continuare, il corpo smette di lamentarsi e, dopo un po’,  parte il viaggio interiore.  Si smette di pensare, ci si concentra sul presente. Un presente attivo, non banale, faticoso, ma un presente vivo che richiede ma che ragala anche. La mente viaggia per territori diversi, paralleli alla realtà che scorre passo dopo passo.

Solvitur Ambulando è un proverbio latino che si può tradurre come Camminando si risolve. Quest’anno trekking alps ha preso questo detto come suo motto. Quando lo stress di tutti i giorni vi attanaglia fatevi un giro. Il contatto con la natura è una medicina fantastica che sa curare anche il più infido dei mali. E’ però importante avere il tempo di apprezzare. Di ascoltare madre natura. Il vento, la pioggia, il sole, qualisiasi manifestazione essa abbia, ascoltatela camminando. Scoprireta che non serve andare a yoga, salire in himalaya o andare in un monastero per sviluppare la spiritualià. Basta sentirsi vivi. Dove sentire è la parola chiave. E per sentire basta un piccolo stimolo, un contatto con l’esterno che parte da un azione semplice. Come camminare.

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3 commenti su “Camminare, fonte di meditazione”

  1. Io, la forza di un Cammino, l’ho provato sulle mie gambe nella regione francese di Le Puy: proprio vero che camminando per ore, con in groppa uno zaino, la mente recupera quella lentezza che le permette finalmente di respirare, di staccarsi dai rumori e dalle chiacchiere che non vogliamo sentire, di rimettersi in contatto con sè e in autoascolto. Camminare può diventare opportunità di un viaggio spirituale, e di sentirsi per qualche centinaio di km, pellegrini verso una propria meta. Infine, di fronte ai propri limiti fisici e alla Grande Bellezza della Natura, si abbassano umilmente le aspettative di umani:)

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  2. Solvitor Ambulando… Quanto è vero!!!
    Ogni mattina mi sveglio presto, intorno alle 6:00, e subito dopo colazione parto per una passeggiata intorno al paese alla ricerca dei rumori della natura, di uno spazio di meditazione, di orizzonti da ammirare che mi ispirino e che mi animino… Dunque non posso che essere più d’accordo: camminare, in città come in montagna, in campagna o al mare ..purchè in luoghi che siano per noi significativi.. aiuta a ritrovare se stessi e a stare in armonia con il mondo.

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  3. Verissimo..camminare e’ un modo di ritornare alle cose semplici tramite la fatica ed il contatto con l’ambiente che ci circonda!
    La montagna, i sentieri nei boschi e nei campi..oppure una meravilgiosa vista mare..tutti questi sentieri sono metafora di vita, che e’ fatica ma che a ogni passo in piu’ regala emozioni e gioie nell’essere li’..presenti nel Qui ed Ora

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