Val Gravio: alla scoperta di un mondo perduto

Talvolta i tesori sono sotto casa. Siamo spesso noi ad avere lo sguardo volto altrove nella speranza che qualcosa di lontano ci accolga, ciechi rispetto al bello che ci circonda. Recentemente ho scoperto questa magnifica realtà sopra Condove, a 30 minuti da Torino. La Val Gravio. Non più tardi di un centinaio di anni fa la val gravio era il locus amenus per i pastori e gli agricoltori. A pochi passi da torino ma con un ambiente montano di primordine. E dunque si sono formate decine(70?) di borgate. Visto il mio sogno di comprare un rudere-baita da godere nei fine settimana e nelle estati, la Val Gravio è stata una specie di paese dei balocchi. Panorami eccelsi e baite a pochi passi dalla città e a poco prezzo. La foto si riferisce alla borgata finora più bella scovata, Mafiotto. Ovviamente è anche la più lontana ma insomma… la pace val bene una mezzora di viaggio:) Per farvi capire nella borgata girava un capriolo e poco sotto abbiamo avvistato due volpi. Per arrivare in val gravio, uscite ad Avigliana ovest, prendete la statale 24 fino a condove e poi seguite la strada in salita:) mille e mille realtà si spiegheranno ai vostri occhi. Buona borgata a tutti!

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1 commento su “Val Gravio: alla scoperta di un mondo perduto”

  1. Ogni volta che leggo il tuo blog, Roby, mi viene una gran voglia di essere in Piemonte e godere delle splendide montagne innevate facendo qualche bella (e non esageratamente faticosa!!) passeggiata.. Sono contenta perchè a Natale ci godremo insieme questi posti!!! Un abbraccio, Sara

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