Escursionismo invernale: croce e delizia dell’alpinista

L’escursionismo invernale è una brutta bestia: non basta il sole per potersi godere al meglio l’escursione “arraffavita” che tanta gioia dà a noi patiti dell’outdoor e della montagna. Ciaspole, ramponi o sci? Questo dilemma percuote la mente del povero escursionista afflitto da tali scelte difficili fino all’ultimo secondo. La variabile principale, legata a sole, temperatura e vento, è la neve. Dipendendo dalla neve che ci si aspetta si prende l’attrezzatura di conseguenza. L’altro giorno c’era l’imbarazzo della scelta e abbiamo optato per ramponi e ciaspole(salvo dimenticare queste ultime, dettaglio non insignificante).  I magni viri di Trekking Alps e Vertical Life hanno deciso di unire le loro soprannaturali forze per immergersi nel loro ambiente. Madre Natura ci ha accolti in maniera commovente.

In realtà ciò che ci aspettava verso il Monte Zerbion, al confine tra Val d’Ayas e Valtournenche era magnifico in qualsiasi caso rendendo inutili gli sproloqui di cui sopra. Himalaya? Ande? Pamir? Altay? ragazzi non abbiamo bisogno di girare il mondo per godere di panorami da National Geographic: le nostre Alpi occidentali spaccano come nient’altro e non hanno nulla da invidiare a nessun rilievo del mondo.

Oltretutto hanno il discreto vantaggio di essere a un’oretta di macchina invece che a venti ore di volo… non male no?!

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