La strana compagnia del Gran Paradiso

Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso la mia passione viscerale per la montagna e il trekking è nata e sbocciata. La miccia che ha preso fuoco per la prima volta quando ero piccolo ed è sempre pronta a riaccendersi ad ogni segnale di natura incontaminata. L’origine di tutto è sempre Cogne.

La compagnia questa volta è stata vieppiù piacevole e disparata: circensi, intellettuali, autisti di Porche, millantatori, ricercatori, insegnanti, naturalisti e avventurieri,.

A suon di risate convinte che si sono impossessate di noi, abbiamo trascorso i primi giorni a confrontare le rispettive vite con un umorismo di fondo che ha reso la compagnia veramente piacevole; tutto è filato per il meglio: la strada verso il Sella, idilliaca, la giornata che dalla pioggia ha volto al sereno, incoraggiante. Un’ esperienza che si è rivelata come spesso accade, meravigliosa ed arricchente.

La pioggia mattutina ha allontanato i più e così, ai 2574m del Sella siamo stati in pochi a godere dell’ottimo cibo fornito dai gestori.

Nel percorrere il ripido sentiero che porta al colle per la Punta Rossa si avvistano gruppi di animali selvatici. Non capita tutti i giorni di vedere in un sol colpo, camosci, marmotte e stambecchi!

Yvonne, alla sua prima esperienza in assoluto con gli scarponcini da trekking, era la più stanca. Eppure si nota in lei una splendida virtù: la mancanza del “bacillo” del lamento. E’ facile immaginarsi il corrispettivo italiano femminile nelle stesse oggettive condizioni di difficoltà. Yvonne invece ha omesso tutte le possibili inutili rappresentazioni di negatività, persino nella discesa di 2100m che porta a Cogne, riconosciuta da tutti come infinita.

Dopo vari errori e sottovalutazioni temperaturali, le 2500 kcalorie assunte sottoforma di divin Soupetta hanno creato postumi il giorno successivo. Varie sostituzioni nella formazione del gruppo non hanno alterato lo spirito giocoso di una situazione all’insegna di gaudio e condivisione. In nome dello spirito di condivisione siamo rimasti insieme e il Fato ci ha premiato nei giorni successivi con una new entry di personaggi.

Siamo tornati in montagna a faticare per bene fino ad un bivacco troppo piccolo che si è fatto smontare per rendere un po’ di spazio  a noi e al tornitore (poteva mancare?!). La cartina del tornitore ci ha indicato un giro che, passando da luoghi celestiali e quasi irreali tra Monte Bianco, Grivola, Gran Paradiso, Gran Jorasses, Cervino e Gran Combin, non si rivela in effetti adatto a coloro i quali, come i sottoscritti, baldanzosi ed inequipaggiati per dogma, passano da luoghi invece assai perigliosi e mai banali. Con rocce che cadono e una cresta che, a ragione, si chiama Panoramica. Non dimentichiamo inoltre di citare il virtuoso bagno nel lago turchese d’Arbolle.

Esser in forma è un’altra cosa, ma che importa! Pacche sulle spalle, umorismo e ricordi di un passato che è ancora vivo tra amici d’infanzia, sono stati il fil rouge di questa esperienza di gruppo.

Un caro saluto a tutti i partecipanti di questo trekking! E a tutti gli altri, sempre invitati a partecipare: la compagnia è aperta ogni mese dell’anno: la quantità è qualità!

 

 

 

10 commenti su “La strana compagnia del Gran Paradiso”

  1. ma che spettacolo di gita!!! Veramente, viaggiare con una saggia guida come te è proprio una bella esperienza, nei viaggi precedenti eri solo un amico adesso hai un plus valore che ti dà proprio un tono… ah ah ah

    Grande Bob e viva trekking ALPS

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  2. OTTIMO. PROVA A DARE UN’OCCHIATA AL SELVAGGIO VALLONE DI VALSOERA. PARTENZA SAN GIACOMO DIREZIONE BIVACCO POCCHIOLA-MENEGHELLO. POI PUOI FARE UN ANELLO PASSANDO DAL COLLE pRAGHETTA. CIRCA 1600 DI DISLIVELLO CONSIDERANDO SALI-SCENDI..
    IERI MIRTILLI A GOGO, ERICA SPETTACOLARE NEL PRIMO VALLONE.
    BYE. ENJOY YOUR TREKKING. PAT

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