I giganti della nostra epoca

Carissimi tutti,

dopo l’assagio himalayano Trekking alps presenta un’altro video risalente a quell’epoca. Questa volta però, le protagoniste non sono più le montagne, anche se il video è stato girato durante il trekking. Protagonisti di questo post sono i bambini nepalesi ed indiani, incontrati durante quel meraviglioso viaggio. Chiunque abbia viaggiato in Asia ritroverà in questo video l’allegria che ti accoglie ad ogni nuovo villagio, ad ogni nuova tappa. Questa gioia di vivere squassante e fragorosa ha un protagonista assoluto: i bambini. Che hanno il grosso vantaggio, rispetto a noi “grandi” , di non farsi troppe domande su passato e futuro e pensano solo a che gioco si possa inventare in quel dato momento.  In particolare vi consiglio vivamente di finire il video. Alla fine infatti troverete delle bimbe magnifiche con cui ho passato una “serata” indimenticabile a quasi 3000m di altezza, nel mezzo dell’Himalaya. In tutti questi anni, la semplicità e lo stupore nei loro occhi nel vedersi nella macchina fotografica e le loro risa sguaiate come potete immaginare mi sono sempre rimaste, nel cuore. Buona visione:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=0YHxglZ_1p4[/youtube]

 

Già che siamo in tema vi rimando anche un’altro video dedicato ai bimbi. Questa volta thailandesi con cui ho passato praticamente un anno della mia vita: i meravigliosi bimbi di Moobandek. Evviva il presente! Evviva i bambini!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Hk8ba9rolu4[/youtube]

 

Che siano nelle montagne più alte o nelle giungle più sperdute o più semplicemente nel’appartamento del vicino, cerchiamo di apprezzare la gaiezza dei bambini; la semplicità trascinante dei pupi è, forse, la nostra unica speranza. Se imparassimo solo da loro invece di pretendere di insegnar loro qualcosa potrebbe essere il migliore dei programmi politici:)

un abbraccio da trekking alps! Buon week end!

7 commenti su “I giganti della nostra epoca”

    • Che sfortuna. E’ bloccato solo in Germania! Va beh, dai una ragione in più per fare un salto qui sulle alpi italiane! Il paese delle poche, mal rispettate, regole.

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  1. “Un bambino può insegnare almeno tre cose a un adulto: a esser contento senza motivo, a esser sempre occupato in qualche cosa e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera” (Proust)
    Eggià a Moo Baan Dek i pupi ci insegnavano a diventare tutti contenti senza chiederci troppi perchè…
    I più grandi amici di questa splendida parentesi thai (durata un anno) sono stati indubbiamente loro.
    Dopo soli due mesi, ho scoperto una gioviale realtà nella giungla tra Thailandia e Birmania, Moo Baan Dek (letteralmente “villaggio dei bambini”, una ong ideata ed interamente gestita da thai.
    La filosofia cui si ispira questa comunità di giovanissimi, nasce in Inghilterra e si chiama “Summer Hill”. Vi si teorizza il principio secondo cui i piccoli nascono buoni e di fatto sia il mondo ad incattivirli con le sue regole spietate.
    Ai bimbi viene concessa dunque estrema libertà: attraverso il gioco e nel bel mezzo della natura, crescono il più possibile liberi da vincoli.
    Non nascondo che questo tipo di pedagogia non mi abbia convinto del tutto, ma d’altronde non è possibile attuare un confronto nemmeno con i metodi educativi occidentali più alternativi di Montessori e Steiner…
    Nella gioia dei bimbi che mi accoglievano ogni settimana come una di loro ho ritrovato una parte di me che avevo da tempo dimenticato. A Moo Baan Dek non ero un’insegnante bensì una compagna di giochi; si giocava a contare, a imparare l’inglese (loro) e il thai (io) e si preparavano torte nel laboratorio di pasticceria.
    Ancora una volta lasciarsi trasportare dal diverso mi ha arricchito e alleggerito. Solo come i bambini sanno fare, mi immergevo in un eterno presente fatto di nascondini e risate. “Len Duai” – “gioco anch’io” é la frase simbolo di questa fantastica esperienza…

    (Da Quanti modi per dire “Viaggio” ! di R.C. & L.C. 😉

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