Cibo e montagna: i posti più squisiti che conosci

Come qualcuno di voi saprà Trekking Alps ha lanciato per quest’estate un Trekking Buongustaio. Un giro di rifugi raggiungibili con camminate soft al massimo di 1 ora e mezza per unire i piaceri di cibo e montagna. Il Trekking Bongustaio, avendo rifugi facilmente raggiungibili, lascia il tempo alla visita di vari spot imperdibili della val di Susa (dalla Sacra di San Michele all’Abazia di Novalesa fino alla bellissima Briancon). Le camminate sono molto leggere e adatte veramente a tutti. Il dislivello massimo da affrontare in una giornata sono 300 metri. Della serie: meno di così, si sta a casa. Uno dei vantaggi di questo trekking sta nel fatto di mettere le gambe sotto ad un tavolo ogni sera. Questo fa lievitare i prezzi, ovviamente, però sicuramente la gola e lo spitito ne hanno indubbio benificio. I rifugi scelti non sono particolarmente rinomati per la cucina sopraffina, semplicemente sono stati scelti per la loro raggiungibilità e la loro vicinanza tra loro, per limitare al minimo gli spostamenti in auto (che risultano essere meno di 200Km in 7 giorni).

In questo post vi invito a scrivere quali sono i ristoranti-balere-trattorie-osterie-agriturismi che più vi hanno colpito per bontà e qualità del servizio. Io, nella categoria osterie-balere, vi segnalo  La Stalla di Mucca Pazza, situata al centro di Coazze. Per un prezzo di 18-20 euro sarete ingozzati di cibo squisito quali salamelle, polenta concia, bagna cauda e costina di maiale arrosto. Il vino della casa costa pochissimo e le porzioni esplosive. Da andare in gruppo per poter godere con calma (e la dovuta dose di vino) dei piatti in una cena che duri almeno 2-3 ore come minimo per permettere al cibo di defluire verso il basso.

E voi? Avete qualche posto-chicca da consigliare qui nel torinese o vicino a casa vostra?

7 commenti su “Cibo e montagna: i posti più squisiti che conosci”

  1. Visto che siete verso la Sangon Valley, in frazione Maddalena, sulla strada per l’Alpe Colombino, dietro la chiesa esiste una trattoria ora chiamata “il Campanile” che una volta era dell’ex giornalaio di Rivalta, dove abitavo. In stagione di funghi era veramente uno sballo: servizio ottimo, cibo davvero casalingo, prezzi fallimentari. Oggi non saprei, è diventata pure pizzeria… se qualcuno conosce di recente, ci informi.
    Grazie
    Mario

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  2. Se vi avventurate in Valle Po, magari verso il Pian Muné, presso la frazioncina di San Lorenzo (Paesana CN) esiste una locanda veramente carina ed accogliente: La Locanda di Damawilù. Cibo ottimo, il locale non è grande, una quarantina di coperti, ma è grazioso. Ci siamo fermati al ritorno da una gita di scialpinismo ed a fronte dell’ora (circa le 16) e della richiesta di due cosette da mangiare ci hanno servito quattro antipasti, due primi, un secondo con contorno ed il dolce. Ce la siamo cavata con la massima soddisfazione e la pancia piena con un investimento di 15EUR a testa. Io ci tornerò sicuramente!
    Buona vita!
    Rik

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  3. Consiglio, soprattutto ai ghiotti di funghi, la trattoria La Buffa nell’omonima frazione di Giaveno;
    un’amica di Almese mi ha suggerito di provare La Baritlera, a Chianocco, a due passi dall’Orrido ( se non avete le vertigini, chiedete a Robi di portarvi!).
    Dopo una visita al celebre forte, fermatevi all’Osteria degli Archibugi a Exilles, che serve ottima cucina di terra.
    Infine, scendendo dai monti, non perdetevi l’indimenticabile pizza (dalla forma molto irregolare) della Casetta di Gad, a Oulx, al ritorno da una sciata con amici o da un trekking estivo a La Vachette, oltre Monginevro:)
    Se desiderate farvi offrire una cena a lume di candela, e sopratutto se non pagate voi, chiedete di portarvi al Kombat, sul piazzale del Castello di Rivoli 😉
    Sotto la Mole, oramai a valle, invece, i luoghi dove leccarsi i baffi sono infiniti: tra i tanti, Vino Veritas, Trattoria Ala, il Pastis e Acino d’Uva nel Quadrilatero Romano e, per concludere, Al Solito Posto, di cui anche Giuseppe Culicchia, in Torino è casa mia (pag.61), fa un panegirico a prova di papille gustative.
    Assaggiate per credere 😉

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  4. Purtroppo non sono del tutto ancora esperta della cucina “montanara” italiana ma devo dire che per pacificare i rapporti competitivi che esistono tra la Francia e l’Italia riguardo, tral’altro al cibo, potrei candidarmi e fare da cavia… !! in effetti, per quanto la montagne mi possa ogni tanto piacere, devo ammettere che, se il buon cibo mi ripaga all’arrivo in cima, lo sforzo si fa meno duro…ho ore e ore di camminata per fantasticare sui patti non parlo dei mirtilli o lamponi sporadicamente trovati sul tragitto perché questi non mi sfamano… parlo dei cibi descritti e fotografati sopra che onestamente mi mettono l’acquolina in bocca e per i quali sono anche pronta ad accompagnarvi… ci sono le donne che sognano di gioielli e machine di lusso a Cannes et ci sono quelle che per una fondue bourguignonne o una polenta concia negli alpi possono camminare ore e ore in salita pur di avere una doppia porzione 😉 !!! Perciò rivolgo un grande “grazie” a Roby per, una volta bébé nata, prendersi l’impegno di portarci con il papà, la bambina e amici a tavola su, per farmi ritrovare una buona condizione fisica dopo la gravidanza e farmi trovare un buon piatto …..senza di ché, da casa mia, non mi muovo…. :-)) !!

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